Semine ed interventi
Ricordiamo che è possibile consultare i preavvisi delle semine di tutti i bacini della provincia alla pagina http://www.provincia.belluno.it/nqcontent.cfm?a_id=8589 cliccando a destra sotto la voce "semine ittiche" sul bacino di interesse.
La gestione di un bacino di pesca comporta diverse tipologie di intervento sulla popolazione ittica:
SEMINE
Le semine sono immissioni di pesce all'interno del bacino di pesca e sono regolamentate da specifiche norme previste dal regolamento provinciale. Semplificando, è possibile distinguere e riassumere le semine in due tipologie.
- Semine di materiale giovanile (uova in apppositi contenitori -scatole Vibert-, pesciolini di piccole dimensioni -avannotti- o comunque esemplari di taglia inferiore a quella legale di cattura) delle specie residenti, destinate ad incremanetare la popolazione;
- Semine di materiale adulto pronta pesca (esemplari adulti di taglia uguale o superiore a quella legale di cattura) , destinate a soddisfare le esigenze di pesca ed a "proteggere" dalla pressione di pesca gli esemplari residenti autoctoni.
Le semine di materiale adulto possono essere effettuate solamente nelle tratte di asta idrica classificate come zone "immetti e prendi" ( I&P). Le ultime direttive provinciali in materia di gestione dei bacini di pesca, conseguenti all'aggiornamento della carta ittica, puntano ad una progressiva riduzione delle immissioni di pronta pesca (pratica di fatto poco sostenibile) incentivando quelle di novellme e tutelando il naturale ripopolamento delle specie autoctone grazie alle zone NO KILL ed alle aree di accrescimento opportunatamente gestite.
Da regolamento, il quantitativo massimo di pronta pesca che è possibile immettere nelle acque salmonicole (che va suddiviso in non meno di 4 semine distinte) viene calcolato dal Servizio Pesca della Provincia sulla base della superficie di ciacuna area classificata come I&P - immetti e prendi- ed è destinato ad una progressiva riduzione del 5% ad ogni biennio.
E' importante che gli esemplari destinati a qualsiasi tipo di semina provengano da allevamenti certificati, in grado di garantire la piena salute degli stessi e l'assenza di alcune particolari patologie ittiche: non a caso, ciascuna consegna deve essere sempre accompagnata dal certificato veterinario di sanità.
RECUPERI
I recuperi, disciplinati da norme specifiche, sono interventi volti al trasferimento di pesce da una zona all'altra all'interno del bacino di pesca. Anche in questo caso è possibile riassumere i recuperi in due tipologie.
- Recuperi di emergenza: sono interventi finalizzati a mettere in salvo il pesce rimasto in asciutta a causa di abbassamenti di livello delle acque, deviazione o chiusura di canali, successivamente a delle piene o in previsione di interventi in alveo. Il pesce che rimane intrappolato nelle pozze d'acqua destinate a prosciugarsi viene prelevato dai volontari e trasferito in altri tratti compatibili del bacino; purtroppo però in queste situazioni, nonostante l'intervento dei volontari, una parte del pesce che rimane in asciutta non riesce a sopravvivere.
- Recuperi di gestione: sono interventi pianificati volti a prelevare dale zone nursery/ripopolamento il materiale che ha raggiunto una taglia adeguata per essere poi immesso in altri tratti del bacino.
SEMINE
Le semine sono immissioni di pesce all'interno del bacino di pesca e sono regolamentate da specifiche norme previste dal regolamento provinciale. Semplificando, è possibile distinguere e riassumere le semine in due tipologie.
- Semine di materiale giovanile (uova in apppositi contenitori -scatole Vibert-, pesciolini di piccole dimensioni -avannotti- o comunque esemplari di taglia inferiore a quella legale di cattura) delle specie residenti, destinate ad incremanetare la popolazione;
- Semine di materiale adulto pronta pesca (esemplari adulti di taglia uguale o superiore a quella legale di cattura) , destinate a soddisfare le esigenze di pesca ed a "proteggere" dalla pressione di pesca gli esemplari residenti autoctoni.
Le semine di materiale adulto possono essere effettuate solamente nelle tratte di asta idrica classificate come zone "immetti e prendi" ( I&P). Le ultime direttive provinciali in materia di gestione dei bacini di pesca, conseguenti all'aggiornamento della carta ittica, puntano ad una progressiva riduzione delle immissioni di pronta pesca (pratica di fatto poco sostenibile) incentivando quelle di novellme e tutelando il naturale ripopolamento delle specie autoctone grazie alle zone NO KILL ed alle aree di accrescimento opportunatamente gestite.
Da regolamento, il quantitativo massimo di pronta pesca che è possibile immettere nelle acque salmonicole (che va suddiviso in non meno di 4 semine distinte) viene calcolato dal Servizio Pesca della Provincia sulla base della superficie di ciacuna area classificata come I&P - immetti e prendi- ed è destinato ad una progressiva riduzione del 5% ad ogni biennio.
E' importante che gli esemplari destinati a qualsiasi tipo di semina provengano da allevamenti certificati, in grado di garantire la piena salute degli stessi e l'assenza di alcune particolari patologie ittiche: non a caso, ciascuna consegna deve essere sempre accompagnata dal certificato veterinario di sanità.
RECUPERI
I recuperi, disciplinati da norme specifiche, sono interventi volti al trasferimento di pesce da una zona all'altra all'interno del bacino di pesca. Anche in questo caso è possibile riassumere i recuperi in due tipologie.
- Recuperi di emergenza: sono interventi finalizzati a mettere in salvo il pesce rimasto in asciutta a causa di abbassamenti di livello delle acque, deviazione o chiusura di canali, successivamente a delle piene o in previsione di interventi in alveo. Il pesce che rimane intrappolato nelle pozze d'acqua destinate a prosciugarsi viene prelevato dai volontari e trasferito in altri tratti compatibili del bacino; purtroppo però in queste situazioni, nonostante l'intervento dei volontari, una parte del pesce che rimane in asciutta non riesce a sopravvivere.
- Recuperi di gestione: sono interventi pianificati volti a prelevare dale zone nursery/ripopolamento il materiale che ha raggiunto una taglia adeguata per essere poi immesso in altri tratti del bacino.
Recupero del 8-9 agosto 2012 in prossimità della diga di Corlo (questo recupero viene effettuato ogni anno, con l'abbassamento del livello del lago)
Messa in salvo per interventi in alveo nel Rio Aurich (Arsiè, BL), luglio 2012
Immissione di pronta pesca nel tratto I&P del Torrente Cismon, 7 luglio 2012
Semina di trotelle marmorate nell' A.A. Rosta Levica, 26 giugno 2012
Le semine di novellame
Le semine sono eventi molto importanti per ogni bacino di pesca ed in modo particolare quelle del novellame.
Le trotelle, di dimensioni che vanno dai tre ai 6 cm circa, vengono immesse in particolari zone del bacino (solitamente piccoli immissari dell'asta idrica principale) identificate come aree di accrescimento (AA) grazie al buon grado di naturalità e la ridotta presenza di esemplari predatori di taglia maggiore.
Il novellame destinato alla semina arriva in loco in speciali vasche ossigenate, dalle quali viene poi trasferito nei contenitori con i quali verrà trasportato dai volontari fino al punto esatto della semina. Il novellame viene seminato in più punti diversi di ciascuna area di accrescimento, così da diluirne la concentrazione ed aumentare le possibilità di insediamento. Le semine del novellame richiedono molta cura e molta pazienza, soprattutto quando le aree di accrescimento sono torrentelli che scorrono in zone un pò impervie, scomode o raggiungibili soltanto a piedi. Una volta raggiunto il punto esatto di semina, il secchio viene messo in acqua e leggermente inclinato in modo tale da far entrare un pò dell'acqua del torrentello, solitamente più fredda, per facilitare l'acclimatamento. Dopo qualche minuto viene aumentata l'inclinazione del secchio e gradualmente le trotelle escono e si disperdono.
L'aiuto dei volontari è importante anche perchè, oltre al risvolto pratico materiale, la partecipazione alle operazioni di semina per molti è un'esperienza interessante ed istruttiva e rappresenta un importante momento di condivisione della vita associativa.
Chi desidera partecipare alle semine può segnalare il proprio interesse e la propria disponibilità inviando una mail a [email protected] .
Le trotelle, di dimensioni che vanno dai tre ai 6 cm circa, vengono immesse in particolari zone del bacino (solitamente piccoli immissari dell'asta idrica principale) identificate come aree di accrescimento (AA) grazie al buon grado di naturalità e la ridotta presenza di esemplari predatori di taglia maggiore.
Il novellame destinato alla semina arriva in loco in speciali vasche ossigenate, dalle quali viene poi trasferito nei contenitori con i quali verrà trasportato dai volontari fino al punto esatto della semina. Il novellame viene seminato in più punti diversi di ciascuna area di accrescimento, così da diluirne la concentrazione ed aumentare le possibilità di insediamento. Le semine del novellame richiedono molta cura e molta pazienza, soprattutto quando le aree di accrescimento sono torrentelli che scorrono in zone un pò impervie, scomode o raggiungibili soltanto a piedi. Una volta raggiunto il punto esatto di semina, il secchio viene messo in acqua e leggermente inclinato in modo tale da far entrare un pò dell'acqua del torrentello, solitamente più fredda, per facilitare l'acclimatamento. Dopo qualche minuto viene aumentata l'inclinazione del secchio e gradualmente le trotelle escono e si disperdono.
L'aiuto dei volontari è importante anche perchè, oltre al risvolto pratico materiale, la partecipazione alle operazioni di semina per molti è un'esperienza interessante ed istruttiva e rappresenta un importante momento di condivisione della vita associativa.
Chi desidera partecipare alle semine può segnalare il proprio interesse e la propria disponibilità inviando una mail a [email protected] .
Nota: da regolamento, il quantitativo massimo di pronta pesca che è possibile immettere nelle acque salmonicole (che va suddiviso in non meno di 4 semine distinte) viene calcolato dal Servizio Pesca della Provincia sulla base della superficie di ciacuna area classificata come I&P ed è destinato ad una progressiva riduzione del 5% ad ogni biennio.
Per l'anno 2012 il quantitativo massimo possibile per il Torrente Cismon interno al bacino 12 è stao pari a 300 kg.
Per l'anno 2012 il quantitativo massimo possibile per il Torrente Cismon interno al bacino 12 è stao pari a 300 kg.